Orvieto, 15-16 Novembre 2014
Palazzo del Capitano del Popolo
1000 giorni di riforme
Programma di massima
Sabato 15 novembre, ore 10,30
Focus tematico “Jobs Act e futuro del mercato del lavoro in Italia”
Introduce:
Tommaso Nannicini
Previsti gli interventi di:
Giuliano Poletti
Elsa Fornero
Pietro Ichino
Filippo Taddei
Tito Boeri
Marco Leonardi
Michele Faioli
Sabato 15 novembre, ore 15,30
Dibattito “1000 giorni di riforme: l’Italia e l’occasione del cambiamento”
Introduce:
Stefano Ceccanti
Previsti gli interventi di:
Michele Salvati
Gennaro Migliore
Andrea Romano
Giorgio Armillei
Giacomo Leonelli
Domenica 16 novembre, ore 9,30
Seguito del dibattito “1000 giorni di riforme: l’Italia e l’occasione del cambiamento”
Previsti gli interventi di:
Pier Carlo Padoan
Lorenzo Guerini
Giorgio Tonini
Lia Quartapelle
Dario Parrini
Alessandro Maran
Conclude:
Enrico Morando
Da critico “conservatore” come mi definisco, auguro a tutti i convegnisti e relatori un buon lavoro. Se ci sarà un qualche opuscolo riassuntivo, lo leggero col solito interesse.
Prima del vostro appuntamento, oso e mi permetto tuttavia di farvi leggere un brano scritto non da un incallito marxista ancora innamorato della corazzata “potionchi”, e neanche da un catto-comunista… bergogliano, ma da un illustre e noto liberal-democratico statunitense , difensore senza se e senza ma, della democrazia politica, e “ …dei limiti da porre al governo della maggioranza per tutelare la minoranza e le antinomie dell’accentramento e della dispersione delle risorse e del potere”:
“(…)numerosi marxisti hanno sostenuto che in qualsiasi sistema sociale dominato dal capitalismo industriale , il sistema di classe è essenzialmente dicotomico…fra queste due classi esiste un inevitabile conflitto interno di interessi fondamentali che genera una sempre più intensa polarizzazione conflittuale …(che) …si manifesterà in conflitti riguardanti la politica,il personale, la condotta, la composizione di classe , e la struttura del governo dello stato, ovvero in un conflitto politico aperto. Molti non marxisti , se da un lato non condividono gli aspetti apocalittici di questo punto di vista , dall’altro credono che la vita politica sia principalmente una lotta fra due classi , gruppi o strati – coloro che hanno e coloro che non hanno
Robert A. Dahl: I dilemmi della democrazia pluralista (N.Y. 1982) ; Ed.Est, 1996,pagg.71-72
Ancora buon lavoro
Nino Labate