Del prof. Franco Donatini.
Articolo pubblicato dalla Rivista Galileo dell’ordine degli ingegneri di Pisa.
Il problema del cambio climatico rappresenta la sfida epocale dell’umanità e richiede di avviare una fase di transizione energetica basata su un programma di interventi a largo raggio per ridurre le emissioni di gas Serra, costituite principalmente da anidride carbonica e da altri gas climalteranti. Lo scopo è quello di limitare l’incremento di temperatura media del pianeta nei prossimi anni non oltre due gradi centigradi, per evitare impatti proibitivi sulla vita dell’umanità.
I punti focali di questa transizione consistono nella riduzione del consumo primario delle risorse energetiche e il passaggio dall’uso delle fonti fossili a quelle rinnovabili.
L’obiettivo più sfidante proposto dalla IEA (International Energy Agency) è quello di raggiungere al 2050 l’azzeramento delle emissioni di gas Serra. Per il raggiungimento di questo obiettivo, lo sviluppo delle applicazioni dell’idrogeno nel sistema energetico può avere un ruolo importante nell’ambito dei diversi comparti, quali la generazione elettrica, il trasporto e i processi industriali. La progressiva penetrazione dell’idrogeno in questi settori può ridurre significativamente le emissioni di anidride carbonica, soprattutto se la sua produzione deriva dall’impiego di fonti rinnovabili.