Di Francesco Franceschini.
Recensione del libro “La notte delle ninfee” di Luca Ricolfi, Edizione: La nave di Teseo.
Il libro di Luca Ricolfi tratta del modo con cui è stata governata la pandemia di Coronavirus in Italia, facendo raffronti con quanto è successo negli altri paesi occidentali e orientali. Ricolfi cerca di insegnarci la matematica della diffusione del contagio e, numeri alla mano dimostra che avremmo avuto risultati molto migliori nell’adottare misure di contenimento rigorose quando il contagio era nella sua fase iniziale, salvo poi alleggerirle quando il contagio rientrava, sia nella prima che nella seconda ondata. Invece molti paesi e in particolare l’Italia, hanno fatto l’inverso, cioè hanno inasprito le misure man mano che il contagio progrediva. Inoltre Ricolfi sottolinea come l’abdicare all’obiettivo di aumentare il tracciamento con un numero adeguato di tamponi e l’isolamento conseguente degli infettivi, ha eliminato l’unica via alternativa al lock down, che a questo punto si rende obbligato e costoso per l’economia. Da qui una invocazione per il futuro: che i politici abbandonino una gestione di breve respiro che segue l’infezione, ma adottino un approccio di “suppression” dell’epidemia, come quello adottato da molti paesi asiatici.
Libro di una lucidità unica, indispensabile per tutti coloro che devono prendere una qualsivoglia decisione riguardo alla pandemia e per chi vuole capire come si dovrebbe gestire il covid.